In data 3 ottobre è stata consegnata la seguente lettera al Presidente del nostro Municipio:
Al presidente del Municipio
Avv. Cristina Maltese
Egregio Presidente,
nel rappresentaLe la nostra grande soddisfazione per la convocazione di oggi, avente come tema la sistemazione del quartiere, ci permettiamo di porLe all’attenzione alcune questioni che ad oggi non hanno ancora trovato momenti di confronto e di decisione.
Quella che più ci assilla è relativa all’area dell’ex sfascia carrozze, che continua imperterrito il lavori e non abbiamo ancora capito in che cosa trasforma quell’area.
Ci sembra impossibile che l’ amministrazione pubblica possa accettare un processo di trasformazione di un area senza avere la più che minima conoscenza della soluzione finale.
Ci sembra necessario che il Municipio, a cui spetta per legge la vigilanza edilizia, abbia un occhio molto aperto sul futuro di quest’area che se non ricordiamo male anche Lei vedeva come area verde necessaria ad elevare gli standars urbanistici del quartiere.
Ricordiamo infine che la concessione del Demanio prevede che in caso di esigenze da parte di Enti Pubblici questa possa essere revocata al conduttore e trasferita all’ente pubblico richiedente.
Auspichiamo che in tempi brevissimi ci sia un’atto ufficiale del Municipio da inviare sia al Demanio dello Stato che all’amministrazione Comunale che manifesti la necessità che quest’area sia utilizzata a scopi pubblici.
La seconda questione riguarda la sistemazione di Porta Portese: abbiamo accolto con favore la costituzione della commissione speciale del Municipio, ma i tempi della politica sembrano non coincidere con le esigenze del quartiere.
Purtroppo siamo abituati a registrare piccoli processi di trasformazione, (vedi il caso dell’ex sfascia carozze, e delle ex stalle pontificie), che poi sono irreversibili e non c’è più niente da fare per i cittadini ma anche per la politica.
Dobbiamo abituarci ad avere una visione complessiva e prendere le decisioni conseguenti, quindi discutere come raggiungiamo l’obbiettivo del ridimensionamento dei banchi di porta portese, di che fine faranno i biciclettai, e di come si trasforma un mercato storico ormai senza qualità in un nuovo mercato di qualità e di forte appeal per la città e per i turisti.
Parliamo infine della questione di legalità. Assistiamo al progressivo degrado della Stazione di trastevere e alla ormai incomprensibile vicenda del parco Ghetanaccio, senza considerare gli abusi edilizi e la presenza di cittadini extracomunitari che vivono, da un alto nell’area delle Fs e nelle aree abbandonate lungo il Tevere .
Ci rendiamo conto che la nuova consiliatura è iniziata con grandi emergenze(malagrotta) e La Sua presenza a fianco dei cittadini è stata importante e determinante, ma anche la situazione di porta portese, anche se non ha effetti immediati sulla salute, è emergenza perché la convinzione degli abitanti del quartiere è che in questa area si perpetuano ogni giorni piccoli e grandi atti di illegalità.
Come comitato di quartiere siamo al Suo fianco, mobilitando le nostre energie creative e le nostre relazioni con i cittadini residenti ma abbiamo bisogno di un segnale più forte che dimostri la centralità del tema di porta portese.
Con immutata fiducia e stima ,
Giancarlo Paoletti
Presidente del comitato di quartiere “La voce di porta portese
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