Alla D.ssa Cristina Maltese
Presidente del XII Municipio
Roma Capitale
All’interno dell’edificio dell’ex Istituto Superiore delle Ferrovie dello Stato in Piazza Ippolito Nievo, è collocata una stele in memoria di Elio Bernabei, di Montepulciano, ingegnere e ispettore capo delle Ferrovie dello Stato, vittima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine del 24 marzo 1944.
L’edificio, ormai in disuso, non è più proprietà delle Ferrovie, da anni è in stato di completo abbandono, è impossibile accedervi, ed è impossibile visitare l’area e onorare un luogo della memoria della Resistenza romana.
Non si conosce quale sarà la futura destinazione dell’area e ancor meno cosa avverrà della stele in questione, e si corre il rischio di perderne le tracce.
Il Comitato di Quartiere “La voce di Porta Portese” avanza all’Amministrazione civica da Lei presieduta, qualora non fosse garantita la presenza della stele nel sito originario né l’accessibilità al sito a quanti intendano onorarla, la richiesta che il ricordo marmoreo di Elio Bernabei trovi un’altra sistemazione nel quartiere di Porta Portese.
Essa è patrimonio comune e nel Comitato vi è la consapevolezza che i valori della Resistenza sono sempre validi, quatomai attuali, e vadano per questo enfatizzati, riconoscendo in essi elementi fondativi della Costituzione della Repubblica italiana.
Forse è prematuro parlare di nuova collocazione della stele, ma l’auspicio è che questa sia collocata in area di verde pubblico ad uso dei cittadini del quartiere, nell’attuale spazio demaniale dell’ex-autodemolitore di via Portuense, per noi considerato il sito ideale per la giusta visibilità della stessa, e per facilitarne la cura e la conservazione, elementi necessari perché un ricordo significativo della nostra storia non affondi nell’oblio e nel degrado.
Peraltro, potrebbe essere associata la collocazione della stele del partigiano Bernabei alla intitolazione dello spazio o parco al tredicenne partigiano Franco Cesana, cui è dedicata la scuola elementare di Via Parboni, e il cui ricordo è quotidianamente rinnovato nei ragazzi anche grazie all’impegno consapevole delle insegnanti, della sua foto e dell’iscrizione che lo identifica come il più giovane partigiano d’Italia.
Il Comitato di Quartiere è a disposizione per gli approfondimenti che riterrà necessari per rendere concreta e realizzabile la celebrazione di una mirabile figura della resistenza romana del 1943 – 1945.
Con i migliori saluti
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